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La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
La morte non è il morire, ma ciò che avviene prima di morire, immediatamente prima, quando non ha ancora penetrato il corpo, e se ne sta immobile, bianca, nera, viola, livida, seduta sulla sedia più vicina.
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
La morte è sempre e dovunque terribile per una creatura che è nata e che non ha vissuto. Che non ha vissuto affatto: capisci, che non ha vissuto!
La morte è più forte dell'amore, è una sfida all'esistenza.
E s'al mesto pensier chiuder le porte col chiuder gli occhi io cerco, il cieco orrore contemplo allor de la mia propria morte.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole.
Anche se non hanno voce, i morti vivono. Non esiste la morte di un individuo. La morte è una cosa universale. Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni.
Bisogna morire molte volte per imparare a vivere.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
La vecchiaia segue la giovinezza, e la morte la vecchiaia. Se uno non vuole morire, non vuole vivere.
Chi sa morire, non ha più padrone.
Di morte mangerai, che mangia gli uomini, e il morir finirà, morta la morte.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Quando un uomo muore, non viene strappato un capitolo dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.
La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
In viva morte morta vita vivo!
Alcuni di voi e io stesso forse non vivranno fino a vedere il sole sorgere oltre quelle montagne, ma io vi dico, quello che ogni guerriero sa dalla notte dei tempi... Vincete la paura e vi prometto che vincerete la morte!
Che cos'è che ci fa così spavento della morte? Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l'idea che scomparirà in quell'attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati. Prima di tutto il corpo. Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione.