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Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
La morte s'avvicina, e il suo rumore: Fratello, Amico, Ombra, cosa importa? È la morte la nostra unica porta per uscire da un mondo dove tutto muore.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
È impossibile sperimentare la propria morte oggettivamente e continuare a cantare una melodia.
La morte è l'ultimo medico delle malattie.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà.
La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.
La morte non è così tragica. Tra cent'anni, ciascuno di noi non ci penserà più.
Questo paese sconosciuto da cui nessun viaggiatore è tornato.
La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.
Nessuno sa se per l'uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Alla stupida domanda "Perché io?" l'universo si prende a malapena il disturbo di replicare: perché no?
La morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo vedere qualcosa.
Essere ricordati dopo morti, è una povera ricompensa per essere trattati con disprezzo mentre stiamo vivendo.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi sa di morire e vorrebbe vivere.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
Tutto ciò che vive deve morire, passando dalla natura all'eternità.