Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità.
Scopo della vita è quello di "farcela". Gli artisti del piede ce l'hanno fatta, ecco il segreto dell'entusiasmo che destano.
Né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.
Ho imparato una verità che pochi conoscono: che l'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.
La morte odora di resurrezione.
Ma in attendere è gioia più compita.
Sappiate soffrire: sapendo soffrire, si soffre meno.
Il soffrire è umano non è elegante.
Le sofferenze dicono migliorano l'uomo. Visti i risultati, proverei con la felicità.
Che cos'è il genio se non l'arte di rendere gradevole la sofferenza?
L'uomo è nato per soffrire. Se non soffre, soffre.
L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
Vuoto è l'argomento del filosofo che non dà sollievo all'umana sofferenza.
L'unico antidoto alla sofferenza mentale, è il dolore fisico.
Non è vero che la sofferenza nobilita il carattere; la felicità a volte lo fa, ma la sofferenza, il più delle volte, rende gli uomini meschini e vendicativi.