62 frasi, citazioni, aforismi
Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
Forse la gente deve soffrire davvero prima di arrischiarsi a fare ciò che ama.
Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità.
La sofferenza è l'elemento positivo di questo mondo, è anzi l'unico legame fra questo mondo e il positivo.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
Spesso non diciamo quello che abbiamo dentro per paura di far soffrire gli altri e così ci portiamo dietro un peso che coni1 tempo diventa una montagna.
L'uomo è nato per soffrire. Se non soffre, soffre.
Le sofferenze dicono migliorano l'uomo. Visti i risultati, proverei con la felicità.
Non è vero che la sofferenza nobilita il carattere; la felicità a volte lo fa, ma la sofferenza, il più delle volte, rende gli uomini meschini e vendicativi.
Ci sono sofferenze che scavano nella persona come i buchi di un flauto, e la voce dello spirito ne esce melodiosa.
L'uomo è uno scolaro e il dolore è il suo maestro; nessuno si conosce finché non ha sofferto.
La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo che l'inquieta, di rendere la sensibilità adeguata a questo stato.
La paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza.
Il mondo è pieno di sofferenze ma è altrettanto pieno di persone che le hanno superate.
Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente.
L'elemento storico nelle cose non è che l'espressione della sofferenza passata.
È difficile non credersi superiori, quando si soffre di più.
Noi ci consoliamo delle sofferenze della vita pensando alla morte, e della morte pensando alle sofferenze della vita.
Noi non abbiamo forse valore se non per le nostre sofferenze. C'è tanta gente la cui gioia è così immonda, il cui ideale è così meschino, che noi dobbiamo benedire la nostra disgrazia se ci fa più degni.