L'unico antidoto alla sofferenza mentale, è il dolore fisico.
I filosofi non spuntano dal terreno come i funghi. Essi sono il prodotto del loro tempo.
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito.
Un uomo che non dispone di nessun tempo libero è meno di una bestia da soma.
Le ultime parole famose vanno bene per quegli idioti che non hanno detto abbastanza in vita.
Nulla c'è al mondo che sia vuoto di senso, e il soffrire meno di qualunque altra cosa.
L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
Noi ci consoliamo delle sofferenze della vita pensando alla morte, e della morte pensando alle sofferenze della vita.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
La coppa della sofferenza non ha la stessa misura per tutti.
La paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza.
Quando si soffre, si crede che di là dal cerchio esista la felicità; quando NON si soffre si sa che questa non esiste, e si soffre allora di soffrire perché non si soffre nulla.
La sofferenza, se affrontata senza timore, costituisce il passaporto verso la libertà.
La gente di solito si rifugia nel futuro per sfuggire alle proprie sofferenze. Traccia una linea immaginaria sulla traiettoria del tempo, al di là della quale le sue sofferenze di oggi cessano di esistere.