L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.— Roberto Gervaso
L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
Quanti grandi uomini diventano piccoli allorché si mette alla prova la loro grandezza.
Se certe nostre lodi fossero davvero meritate, preferiremmo non farle.
L'uomo è buono finché gli conviene.
A volte, da noi dipende più la felicità altrui che la nostra.
A letto, meglio una donna che finge bene di una che fa sul serio male.
Sappiate soffrire: sapendo soffrire, si soffre meno.
Quelli che soffrono davvero non formano la plebe, non formano un gruppo. Chi soffre, soffre in solitudine.
Che la sofferenza sia più grande della colpa è la terribile, la distruttiva verità della croce.
C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
L'uomo soffre forse di più o, se vogliamo, ha minore resistenza, mentre invece la donna soffre sempre senza colpa.
Quelli che soffrono d'indigestione stanno male quanto quelli che muoiono di fame.
La sofferenza è l'elemento positivo di questo mondo, è anzi l'unico legame fra questo mondo e il positivo.
Se una sofferenza ci tormenta senza aiutarci, bisogna smetterla prima possibile e allontanare dal cuore conforti illusori e l'amara voluttà del dolore.
Quando si soffre, si crede che di là dal cerchio esista la felicità; quando NON si soffre si sa che questa non esiste, e si soffre allora di soffrire perché non si soffre nulla.
Non lasciar discutere la propria coscienza, né disarmare la propria volontà, è così che si ottiene la sofferenza, è così che si ottiene il trionfo.