51 frasi, citazioni, aforismi
Amo l'atletica perché è poesia Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.
Le innaturali concentrazioni metropolitane non colmano alcun vuoto, anzi lo accentuano. L'uomo che vive in gabbie di cemento, in affollatissime arnie, in asfittiche caserme è un uomo condannato alla solitudine.
La vita deve essere vissuta, non pensata, perché la vita pensata nega se stessa e si mostra come un guscio vuoto. Bisogna mettere qualche cosa dentro questo guscio, non importa che cosa.
E senti allora, se pure ti ripetono che puoi, fermarti a mezza via o in alto mare, che non c'è sosta per noi, ma strada, ancora strada, e che il cammino è sempre da ricominciare.
Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità.
La caccia e la boxe appartengano alla macelleria, non allo sport.
L'attesa è lunga il mio sogno di te non è finito.
L'uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
Ma in attendere è gioia più compita.
Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Tutto fa pensare che l'uomo d'oggi sia più che mai estraneo vivente tra estranei, e che l'apparente comunicazione della vita odierna, una comunicazione che non ha precedenti, avvenga non tra uomini veri ma tra i loro duplicati.
Noi siamo con chiunque scelga l'arma della non violenza: si chiami in terra lontana, Andrej Sakharov, o più vicino a noi, Marco Pannella.
Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo.
In altri tempi i comandanti di navi da guerra andavano a picco con la loro nave dopo aver salvato l'equipaggio. Essi erano i depositari di una responsabilità e per questo erano rispettati. Ma si potrebbe anche immaginare una civiltà che affonda dopo che i suoi capi hanno già fatto le valige.
Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:«più in là»
L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.
Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.
L'uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi.
Guardiamoci dal regalare una patente di nobiltà intellettuale ad ogni sbadiglio dell'attuale universale noia.
Dallo stadio calcistico il tifoso retrocede ad altro stadio: a quello della sua stessa infanzia.