La morte odora di resurrezione.
Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.
Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.
L'uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
L'uomo, l'uomo-artista crede più o meno in buona fede di aspirare alla libertà, ma nel suo profondo la considera come un'ipotesi disastrosa e, per fortuna, inattuabile.
Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.
Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte, sentendoci già morti da sempre; in tal modo, saremo liberi di muoverci in ogni situazione.
La morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza.
È morto col sorriso sulle labbra. Altrui.
La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi.
Gli anni più belli della vita li aspetteremo fino alla morte.
Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt'al più mi scoccia. L'unica cosa che mi spaventa è il dolore.
La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
Nella vita la cosa più audace è odiare la morte; sono disprezzabili e disperate le religioni che ottundono questo odio.