Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
È ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte.
Preferisco l'insuccesso al disimpegno.
Alcuni si immergono nei piaceri e, abituatisi, non ne possono più fare a meno e sono davvero infelici perché arrivano al punto che per loro il superfluo diventa necessario.
Devi imparare finché non sai; anzi, a credere al proverbio, finché vivi.
Che cosa servono a quel tizio ottant'anni trascorsi nell'inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente.
Non lasciar discutere la propria coscienza, né disarmare la propria volontà, è così che si ottiene la sofferenza, è così che si ottiene il trionfo.
Che la sofferenza sia più grande della colpa è la terribile, la distruttiva verità della croce.
La sofferenza, se affrontata senza timore, costituisce il passaporto verso la libertà.
L'unico antidoto alla sofferenza mentale, è il dolore fisico.
L'uomo è l'unico animale che provoca sofferenza agli altri senza altro scopo che la sofferenza come tale.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
Soffrire significa non poter mangiare né dormire, altrimenti è letteratura.
Guariamo dalla sofferenza solo provandola appieno.
Non mi lasciare, resta, sofferenza!
La sofferenza è forse l'unico mezzo valido per rompere il sonno dello spirito.