Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri.
Dopo una breve ma sincera lotta fra il tentativo di organizzare la sua vita secondo i propri criteri, e la rassegnata sottomissione alle circostanze, Rostov scelse quest'ultimo partito e si abbandonò completamente a quella forza.
La pietà, mentre addolcisce le sofferenze degli altri, è giovevole ancor più a colui il quale la prova.
Che terribile errore del nostro mondo, pensare che la fatica, il lavoro sia una virtù. Né l'uno né l'altra, ma piuttosto un vizio. Cristo non lavorava.
I romanzi finiscono col matrimonio dell'eroe con l'eroina. Bisognerebbe invece cominciare da questo, e finire che si sono separati, cioè liberati l'uno dell'altro.
Il poeta sottrae tutto il meglio della vita per trasferirlo nella sua scrittura. Perciò la sua scrittura è così splendida e la vita così brutta.
La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
Si nasce una sola volta, ma si muore per sempre.
Ciò che più ci rattrista della morte di un conoscente è il ricordarci che presto o tardi toccherà pure a noi.
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.
La morte non è un evento estremo e conclusivo, è un elemento della vita con il quale noi tutti coabitiamo.
Moriamo peggiori di quando siamo nati. La colpa è nostra, non della natura.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
Non temere la morte: prima moriamo, prima saremo immortali.
'A morte 'o ssaje ched'e?... è una livella.