Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
Penso che a una certa età, diciamo intorno ai quindici o sedici anni, la poesia è come la masturbazione. Ma più tardi nella vita i buoni poeti bruciano le loro prime poesie, e i cattivi poeti le pubblicano. Per fortuna ho rinunciato piuttosto rapidamente.
La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
In fondo la gaffe nasce sempre da un atto di sincerità non mascherata; quando la sincerità è voluta non si ha gaffe ma sfida e provocazione.
Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria.
Lo stupido può anche dire una cosa giusta, ma per ragioni sbagliate.
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Morire È un'arte, come qualsiasi altra cosa. Io lo faccio in un modo eccezionale Io lo faccio che sembra un inferno Io lo faccio che sembra reale. Ammetterete che ho la vocazione.
La vita è una ciliegia La morte il suo nòcciolo L'amore il ciliegio.
Chi sa morire, non ha più padrone.
Finché ho un desiderio, ho una ragione per vivere. La soddisfazione è la morte.
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po' lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt'intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.
Nella vita l'unica cosa certa è la morte, cioè l'unica cosa di cui non si può sapere nulla con certezza.
A me la morte fa una gran paura, si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi.
La vecchiaia segue la giovinezza, e la morte la vecchiaia. Se uno non vuole morire, non vuole vivere.