La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
L'insuccesso ci fa sentire sempre il potere delle nostre pretese.
Il rispetto è una barriera che protegge egualmente il grande e il piccolo, ciascuno dal suo lato può guardarsi in faccia.
Le donne sono sempre sincere, anche nelle loro più grandi falsità, perché cedono a qualche sentimento naturale.
Certi umili e modesti fiori sbocciati nel fondo di una valle possono morire se trapiantati troppo vicini alla volta del cielo, lì dove si formano le tempeste e il sole è ardente.
Essa è un maschio, è artista, è grande, generosa, devota, casta; ha l'aspetto maschile: ergo, non è donna.
Di morte mangerai, che mangia gli uomini, e il morir finirà, morta la morte.
Se dovessi scegliere tra la vita e la morte, perchè non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.
C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.
Tutti i momenti possiamo morire ma, in ogni caso, non prima di domani.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
L'uomo muore di freddo, non di oscurità.
Tutte le morti sono odiose per i miseri mortali.
Non si vedono comete quando muoiono poveri mendichi; i cieli stessi annunciano col fuoco la morte dei potenti.
La morte è l'unica bella, pura conclusione di una grande passione.