La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.— Honoré de Balzac
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
La sola vittoria contro l'amore è la fuga.
L'invidia si annida in fondo al cuore umano come una vipera nella sua tana.
Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.
Il rispetto è una barriera che protegge egualmente il grande e il piccolo, ciascuno dal suo lato può guardarsi in faccia.
Ogni notte esige il proprio menù.
E la morte passò con la nuda falce a produrre tanti vuoti nelle nostre già sparute schiere di sopravvissuti.
Ogniqualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
Non sapendo come cavarsela, la natura ci fa morire.
Si nasce una sola volta, ma si muore per sempre.
La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.
Dicono che la morte è un mistero, ma il fatto di essere esistito è un mistero maggiore, apparentemente è banale, e invece è così misterioso.
Oh dottore! Temevo che non riuscisse ad arrivare e che io sarei dovuto morire senza il suo aiuto.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Entriamo nel sonno per un atto di egoismo giornaliero: nella morte per un egoismo definitivo.
La morte! quel tipo vero dell'uguaglianza che distrugge inesorabilmente ogni superiorità mondana e confonde in un ammasso di putredine gli avanzi dell'imperante e del mendico! la morte deve stupire di tanta differenza fra i funerali del povero e quelli del ricco!