Per metà degli uomini la morte arriva prima di diventare creature razionali.
L'avidità è il pungolo dell'operosità.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
Accingendoci a spiegare i princípi della natura umana, noi miriamo in realtà a un sistema completo delle scienze costruito su di un fondamento quasi del tutto nuovo e tale che solo su esso possano poggiare con sicurezza.
Lo zelo più grande ed autentico non ci salva dall'ipocrisia.
Ogni superstizione è sempre odiosa e gravosa.
Morte non essere superba, anche se molti ti hanno chiamata Terribile e potente, perché, tu non lo sei, Perché, quelli che tu decidi, tu li abbatti Non morire, povera morte.
Molte persone hanno così tanta paura di morire da non riuscire a vivere.
La vita è il carro di Dio e la morte è solo l'ombra della Sua frusta.
Bisogna morire molte volte per imparare a vivere.
Anche se non hanno voce, i morti vivono. Non esiste la morte di un individuo. La morte è una cosa universale. Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
Bisogna salvarsi per poter morire, perché la morte non sopraggiunga senza coscienza, ma chiara, precisa, limpida.
Da ogni cosa ci si può mettere al sicuro, ma per la morte abitiamo tutti una città senza mura.
C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.