Io: abbreviazione di Dio.
La passione è una manifestazione violenta di debolezza.
La diligenza maschera con scrupoloso zelo la mancanza d'intelligenza.
Per la salute dei popoli il morbo più temibile è l'ambizione dei governanti.
La voce della coscienza è come uno di quei congegni d'allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli dà più retta.
Chi non crede nelle coincidenze le perde.
L'Io non va annullato, va piuttosto educato, purificato, talora severamente disciplinato, per raggiungere quella purezza verso cui è effettivamente predisposto.
Vorrei poter dimenticare che io son io.
Chi è io? Cos'è questo intervallo tra me e me?
In fondo, l'unica ragione perché si pensa sempre al proprio io, è che col nostro io dobbiamo stare più continuamente che con chiunque altro.
Come il cavaliere, se non vuole essere disarcionato dal suo cavallo, è costretto spesso a ubbidirgli e a portarlo dove vuole, così anche l'Io ha l'abitudine di trasformare in azione la volontà dell'Es come se si trattasse della volontà propria.
In molti individui appare già come una sfrontatezza che abbiano il coraggio di pronunciare la parola "io".
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
Quale altro carcere è scuro come il nostro cuore! Quale carceriere così inesorabile come il nostro io!
L'io, ciò che non può mai divenire oggetto.