70 frasi, citazioni, aforismi
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l'uomo sa per sempre chi è.
La letteratura è l'arte che sa profetizzare quel tempo in cui sarà ammutolita.
Essere immortale è cosa da poco: tranne l'uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali.
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza.
La letteratura non è altro che un sogno guidato.
Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l'umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.
Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.
Con ogni addio impari. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse.
L'originale è infedele alla traduzione.
L'idea di un Dio, un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
Un uomo può essere nemico di altri uomini, di altri momenti di altri uomini, ma non d'un paese: non di lucciole, di parole, di giardini, di corsi d'acqua, di tramonti.
All'allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l'inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso.
La meno perspicace fra le passioni: il patriottismo.
Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile.
La morte rende preziosi e patetici gli uomini. Questi commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno.
Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che niente è reale.