Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che niente è reale.
Un uomo può essere nemico di altri uomini, di altri momenti di altri uomini, ma non d'un paese: non di lucciole, di parole, di giardini, di corsi d'acqua, di tramonti.
Finchè dura il pentimento, dura la colpa.
Non c'è piacere più complesso del pensiero.
Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale.
Il passato è la sostanza di cui è fatto il tempo; perciò questo diviene subito passato.
Tra l'idea e la realtà, tra la motivazione e l'atto, cade l'ombra.
I mostri sono reali e anche i fantasmi sono reali. Vivono dentro di noi e, a volte, vincono.
Non ho mai cercato il sogno nella realtà o la realtà nel sogno. Ho permesso alla mia immaginazione di giocare liberamente senza lasciarmi sviare da essa.
La realtà non si forma che nella memoria.
Occorre disponibilità a modificarsi, accogliendo le lezioni della realtà.
La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
La disinvoltura linguistica del dialogo manzoniano cos'altro è se non il segno, la spia, di una religione indifferente alla realtà, alla realtà così com'è intesa dai romanzieri realisti?
Ripassa domani, realtà! Basta per oggi, signori!
Diamo spesso importanza alla magìa propria dei bambini, ma passiamo anche attraverso realtà che negano le verità di quella stessa magìa.
La verità in filosofia significa che un concetto e la realtà concreta corrispondono.