140 frasi, citazioni, aforismi
La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.
La maggioranza degli uomini vive in quieta disperazione.
Chi si rassegna non vive: sopravvive.
Quella specie di coraggio ridicolo che si chiama rassegnazione.
Ci si può rassegnare alla disperazione, ma anche ci si può disperare della rassegnazione.
Una delle cause più comuni del fallimento è l'abitudine di rinunciare quando ci si imbatte in una sconfitta temporanea. Prima o poi, tutti compiamo questo errore nella nostra vita.
Quando tutto il resto fallisce, lascia perdere e vai in biblioteca.
Dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità.
Noi tutti siamo rassegnati alla morte: è alla vita che non siamo rassegnati.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.
Non ci sono vecchi felici: ci sono solamente vecchi rassegnati.
Non c'è pace esente da grida di dolore, non c'è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c'è accettazione che non nasca da una perdita.
La rassegnazione è la posizione più comoda di un infermo che si è rigirato a lungo tra i tormenti per poterla trovare, e così ha finito per stancarsi e, con la stanchezza, ha trovato anche la posizione.
Qualche certezza resta intatta. Fortunatamente o sfortunatamente, sia chiaro. Per esempio, la certezza che la sinistra italiana riesca a perdere le elezioni.
Quando si vuole riuscire simpatici in società, bisogna rassegnarsi a lasciarsi insegnare molte cose da gente che le ignora.
La rassegnazione sta al coraggio come il ferro sta all'acciaio.
Quello che è andato perduto è irrecuperabile.
È finita e non c'è più nulla da fare, e questa è già una consolazione, come dicono in Turchia quando tagliano la testa dell'uomo sbagliato.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
Io, quando so di poter cambiare le cose, divento attiva come un ciclone. E, quasi sempre, riesco a cambiarle. Ma, quando so di non poterci far nulla, mi rassegno.