La maggioranza degli uomini vive in quieta disperazione.— Henry David Thoreau
La maggioranza degli uomini vive in quieta disperazione.
Noi dobbiamo camminare con coscienziosità solo per parte del nostro cammino verso il nostro obiettivo, e poi saltare nel buio verso il nostro successo.
Quanti uomini hanno datato l'inizio d'una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro.
Probabilmente dalla scoperta casuale del calore del fuoco, e conseguentemente dal suo uso, derivò l'attuale necessità (prima un lusso) di sedersi accanto a esso. Se facciamo attenzione, ci accorgiamo che anche i cani e i gatti acquistano questa seconda natura.
Sotto un governo che imprigiona chiunque ingiustamente, il vero posto per un uomo giusto è la prigione.
Finché gli uomini crederanno nell'infinito, alcuni laghi saranno creduti senza fondo.
La collera aspira a punire: e, come osservò acutamente, a questo stesso proposito, un uomo d'ingegno, le piace più d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi.
La rassegnazione della vigilia ha sempre preparato quella dell'indomani.
Chi non può picchiare l'asino, picchia il basto.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
La seconda età ci toglie l'entusiasmo della prima e non ci dà la rassegnazione della terza.
Il dolore e il silenzio sono forti e la paziente sopportazione è divina.
La legge di Murphy dice che tutto quello che deve accadere, accadrà. E a noi non sembrava assolutamente una cosa brutta.
È finita e non c'è più nulla da fare, e questa è già una consolazione, come dicono in Turchia quando tagliano la testa dell'uomo sbagliato.
Non ci sono vecchi felici: ci sono solamente vecchi rassegnati.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.