Noi tutti siamo rassegnati alla morte: è alla vita che non siamo rassegnati.
Perché ci si immagina di essere innamorati? Aveva letto da qualche parte che l'amore era stato inventato nel secolo XI dai trovatori. Perché non ci hanno lasciati con la sola lussuria?
Ci si può amare senza vedersi.
Preferirei aver del sangue sulle mani piuttosto che dell'acqua come Ponzio Pilato.
Il cuore è una bestia della quale è prudente diffidare. Anche l'intelligenza è una bestia, ma per lo meno non parla d'amore.
È un gioco il nostro, un gioco. È importante non prendere troppo sul serio la partita, perché così si rischia di perderla. Dobbiamo mantenerci flessibili, ma naturalmente è importante che si giochi tutti allo stesso gioco.
Chi si rassegna non vive: sopravvive.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
Devi prendere l'amaro con l'acido.
Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione.
Tutte le discipline si influenzano a vicenda. Erroneamente l'uomo dice: Questo è l'unico caso dove lascio perdere. Non è vero. Ogni abbandono influenza il resto. Non pensare in questo modo è ingenuo.
Un metodo infallibile di conciliazione con una tigre è di consentire a se stessi di essere divorati.
Chi getta la spugna non vince mai, e un vincente non getta mai la spugna.
L'aspetto più grave dello spirito di tristezza è che esso porta al peccato contro la speranza.
La prima grande regola della vita è sopportare con pazienza ciò che ci accade. La seconda è rifiutarsi di sopportare con pazienza. La terza - e la più difficile - essere capaci di distinguere fra le prime due.
Non sei mai un perdente fino a che non smetti di provarci.