Il dominio naturale ha la Comunità naturale; il violento, violenta.
Assai sa chi non sa, se sa obbedire.
Assai sa chi non sa, se sa almeno obbedire diligentemente.
Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia.
Dove son più di numero le leggi punitive che instruttive, è segno di mal governo; però ottima è quella di Gesù Cristo.
Naturalmente domina il maschio alla femmina, il padre al figliuolo, il vecchio al giovane, il forte al debole, il sapiente all'ignorante.
Con la violenza puoi uccidere colui che odi, ma non uccidi l'odio. La violenza aumenta l'odio e nient'altro.
Soprattutto oggi, in epoca di permissivismo sessuale, lo stupro non risponde a un bisogno fisiologico, facilmente appagabile altrimenti, ma a quello psicologico di umiliare e annullare la donna, il nemico di sempre sfuggito al controllo.
La violenza è sempre terribile anche quando la causa è giusta.
Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.
Ogni violenza ha, come fine ultimo, far balbettare la vittima, spezzare la sua sintassi.
La violenza risolve sempre tutto.
La nonviolenza è il fine di tutte le religioni.
La violenza è il frutto del desiderio.
L'attacco fra le cosce è solo un'estensione del proiettile tra gli occhi.
La violenza può avere un effetto sulle nature servili ma non sugli spiriti indipendenti.