Il vero ozio dev'essere una scelta.— Roberto Gervaso
Il vero ozio dev'essere una scelta.
Le lodi che più piacciono agli uomini sono quelle immeritate perché gli fanno credere di possedere le virtù che non hanno.
La felicità dura poco anche per non distrarre l'uomo dalla sofferenza, senza la quale non progredirebbe.
Un'amante cessa d'esser tale quando comincia a stirarci le camicie.
La solitudine ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
Molti moralisti non sono che peccatori senza occasioni.
Stare in ozio richiede un forte senso di identità personale.
L'ozio è un'appendice della nobiltà.
Al di sopra di ogni altra cosa imparerai ad apprezzare il valore dell'indolenza. A un uomo pieno di vitalità occorre, per conquistarla, il lavoro di tutta una vita. Una volta che se n'è gustata la dolcezza, non si può più staccarsene, anche se ciò costa lotte continue.
Coltivare l'ozio è il fine dell'uomo.
L'ozio non è il non far nulla. L'ozio è essere liberi di fare qualsiasi cosa.
Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
L'ozio è il padre di ogni filosofia. Quindi la filosofia è un vizio?
L'ozio è il padre di tutti i vizi, ed è il coronamento di tutte le virtù.
L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.
Un giorno d'ozio è più deprimente che una settimana di lavoro.