L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.
L'italiano non s'organizza: s'arrangia.
La vanità è l'ambizione degli sciocchi.
La vita: una goccia di cristallo appesa a un filo di seta ciondolante da un soffitto di carta stagnola.
In Italia le dimissioni si chiedono, non si danno.
La donna che vuol essere di un solo uomo, vuole in realtà che quest'uomo sia solo suo.
L'ozio quando è troppo completo ti inchioda più dell'occupazione più frenetica.
Non si lavora ad agosto nelle stanche, tue lunghe e oziose ore mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore.
Al di sopra di ogni altra cosa imparerai ad apprezzare il valore dell'indolenza. A un uomo pieno di vitalità occorre, per conquistarla, il lavoro di tutta una vita. Una volta che se n'è gustata la dolcezza, non si può più staccarsene, anche se ciò costa lotte continue.
L'invenzione, secondo me, deriva direttamente da un certo ozio, forse addirittura da una certa pigrizia.
L'ozio rende lente le ore e veloci gli anni. L'operosità rapide le ore e lenti gli anni.
Tu hai diritto soltanto all'azione, e mai ai frutti che derivano dalle azioni. Non considerarti il produttore dei frutti delle tue azioni, e non permettere a te stesso d'essere attaccato all'inattività.
La notte ci piace perchè, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
È 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de' mali.
La crudeltà è un lusso da oziosi, come le droghe e le camicie di seta.
Il male supremo dell'animo è l'oziare inoperoso.