La vita fa l'analisi, la morte si incarica della sintesi.
Il razzismo è un modo di delegare ad altri il disgusto che abbiamo di noi stessi.
Che la pigrizia sia uno dei peccati capitali ci fa dubitare degli altri sei.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.
La vecchiaia è il periodo in cui i compleanni non sono più delle feste.
Se Dio fosse visibile, l'ateismo diventerebbe una fede.
Ciò che più ci rattrista della morte di un conoscente è il ricordarci che presto o tardi toccherà pure a noi.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Notare nei cimiteri il grande rispetto della morte da parte di gente che non ha rispetto per la vita.
È l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.
Di fronte a se stesso ognuno è immortale; può sapere che sta per morire, ma non potrà mai sapere che è morto.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
La morte non è forse altro che la nascita di un'anima.
La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.