Finché c'è morte c'è speranza.
Esisteva la gente per la quale obbedire, imitare e soprattutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob infatti, è il contrario dell'invidioso.
Morire per qualche d'uno o per qualche cosa, va bene, è nell'ordine; occorre però sapere o, per lo meno, esser certi che qualcuno sappia per chi o per che si è morti.
Gente per la quale obbedire, imitare e soprattutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob infatti, è il contrario dell'invidioso.
L'amore. Certo, l'amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.
Per comandare gli altri è necessario saper ingannare se stessi.
Sono sempre ossessionato dal pensiero della morte: v'è una vita nell'aldilà? E se c'è, mi potranno cambiare un biglietto da cinquanta?
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
Molte persone muoiono a venticinque anni e non vengono sepolti fino a quando non ne hanno settantacinque.
Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza.
La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
L'uomo morendo salda tutti i debiti.
La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle.
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.
La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti.