La vecchiaia è il periodo in cui i compleanni non sono più delle feste.
Che la pigrizia sia uno dei peccati capitali ci fa dubitare degli altri sei.
L'amore è l'incontro di due miopi che il tempo renderà presbiti.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.
Dio è una soluzione che moltiplica i problemi fingendo di risolverli.
La vita fa l'analisi, la morte si incarica della sintesi.
Nella vecchiaia ci si pente soprattutto dei peccati non commessi.
In vecchiaia si pagano i debiti contratti in gioventù.
Arrivati a una certa età, non si può più discutere, si può solo imparare o insegnare. Imparare sarebbe, ancora, il meglio. Ma chi può insegnare a un vecchio? Deve imparare da se stesso, o sparire.
Uno dei segni che cominciamo a non essere più giovani è il nascere di un senso di solidarietà con gli altri esseri umani.
Quanto più invecchio tanto più diffido della popolare dottrina che l'età porta saggezza.
La mia esperienza è questa: appena la gente è vecchia abbastanza per saperne di più, non sa proprio più niente.
Invecchiare significa passare dalla passione alla compassione.
La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandone gli appetiti, e porta seco tutti i dolori.
Quando si invecchia tutto sembra più piccolo.
Si comincia a invecchiare quando tutto diventa déja vu, anche quello che non si è mai visto.