L'aforisma di Tony Campolo sottolinea una profonda verità sul modo in cui molte persone affrontano la propria esistenza. Attraverso un linguaggio metaforico, l'autore descrive come le persone tendono a condurre la vita con cautela e riservatezza, evitando ogni tipo di imprevisto o pericolo che potrebbe turbare il loro equilibrio mentale ed emotivo. Questa attitudine alla sicurezza estrema è vista non tanto come un meccanismo protettivo contro i dispiaceri della vita quotidiana, ma piuttosto come una sorta di preparazione per l'arrivo inevitabile del momento finale dell'esistenza umana: la morte. In questa prospettiva, il viaggio attraverso le vicissitudini della vita è ridotto a un semplice passaggio verso un obiettivo ultimo e definitivo, privando ogni giorno di significato autentico e profondo vivere. L'aforisma invita quindi i lettori ad esaminare la propria relazione con il rischio, l'incertezza ed eventualmente a cercare modi per abbracciare pienamente le opportunità che si presentano nel corso della vita.