Lo stato è indubbiamente un patrimonio degli uomini d'affari.
E la probità sta esclusivamente nel pagare i debiti.
Giacché chi è infamato una volta, non aspetti più perdono.
Scopo della vita il guadagno, per arricchirsi chi può, e chi non può per campare.
Chiunque cade nel malanno, non rimproveri altri, che se medesimo.
A chi dice, esservi, oltre la percezione esterna, un sentimento interiore ineffabile, anatema.
Lo Stato è la violenza sociale organizzata.
Pochi sono coloro eroi o santi che sacrificano il proprio io sull'altare dello Stato. Tutti gli altri sono in stato di rivolta potenziale contro lo Stato.
Lo Stato è come il corpo umano. Non tutte le funzioni che compie sono nobili.
Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato.
Si chiama Stato il più gelido di tutti i gelidi mostri. Esso è gelido anche quando mente; e questa menzogna gli striscia fuori di bocca: "Io, lo Stato, sono il popolo".
Lo Stato è governato dalla feccia di tutte le carriere onorevoli.
Finché esiste lo Stato non vi è libertà; quando si avrà libertà non vi sarà più Stato.
Lo Stato deve essere l'amministrazione di una grande azienda che si chiama patria appartenente a una grande associazione che si chiama nazione.
Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo.