Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.
Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione.
La droga è sempre un surrogato. E precisamente un surrogato della cultura.
Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell'anno.
Il successo non è niente. È una forma... è l'altra faccia della persecuzione. E poi il successo è sempre una cosa brutta per l'uomo.
Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del "goal". Ogni goal è sempre un'invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica.
Il piacere di dispiacere a chi si vuol far piacere.
Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
Ciò che vi è di inebriante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di dispiacere.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Si negò anche questo: il piacere del dispiacere.
Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.