Si negò anche questo: il piacere del dispiacere.
Storia strana, la storia del nostro mondo: non tutta del mondo, non tutta nostra, non tutta storia; non tutta così strana.
Le nostre debolezze: le nostre forze.
La poesia che viene al mondo vi giunge carica di mondo.
Soltanto l'incompreso comprende gli altri.
Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg? Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio.
Ciò che vi è di inebriante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di dispiacere.
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.
Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
Il piacere di dispiacere a chi si vuol far piacere.
Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.