Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
Non c'è niente da fare: ogni maestro ha un solo allievo, e questo gli diventa infedele perchè è destinato anche lui a diventare maestro.
Si è accettato il valore di questi valori come dato, come qualcosa di effettivo, al di là di ogni discussione.
L'aumento di saggezza si può misurare con esattezza in base alla diminuzione di bile.
Bisogna separarsi da qualsiasi cosa costringa uno a ripetere continuamente No.
Se si ha carattere, si ha anche una propria tipica esperienza interiore, che ritorna sempre.
Si negò anche questo: il piacere del dispiacere.
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.
Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.
Il piacere di dispiacere a chi si vuol far piacere.
Ciò che vi è di inebriante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di dispiacere.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.