Certe abitudini si possono più facilmente troncare che moderare.
È grande colui che usa vasi d'argilla come se fossero d'argento, ma non è da meno chi usa vasi d'argento come se fossero d'argilla. Un animo debole non sa sopportare la ricchezza.
Non è grande nessuno di quegli uomini che le ricchezze e gli onori mettono in una condizione privilegiata. E perché, allora, sembra grande? Perché lo misuri insieme al piedistallo.
Nessun male è grande se è l'ultimo.
L'ignoranza è la causa della paura.
Curan la fama i più, pochi l'onore.
Per conforto al misero e catena al piede del fortunato, il buon Dio creò giustamente l'abitudine.
Il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
L'abitudine si vince con l'abitudine.