Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.
Io sono un po' intollerante e gli uomini un po' troppo importuni.
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.
Già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo, decoro e mente al bello italo regno, nelle adulate reggie ha sepoltura già vivo, e i stemmi unica laude.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
La libertà quando comincia a mettere radici è una pianta di rapida crescita.
Il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
L'abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.
L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.