Nessun male è grande se è l'ultimo.
Chi aiuta gli altri aiuta se stesso.
La libertà è l'affrancamento dalle passioni.
Vivere non è poi una gran cosa: tutti i tuoi servi, tutte le bestie vivono: l'importante è morire con dignità, saggezza e coraggio.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse; parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Perché nessuno ammette i propri difetti? Perché vi è ancora immerso: i sogni li racconta chi è sveglio e così i propri vizi li ammette solo chi è guarito.
La non collaborazione al male è un obbligo come lo è la collaborazione al bene.
Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.
Non di rado i grandi mali hanno sui meno grandi almeno questo vantaggio, che persuadono la rassegnazione.
Si ha l'esperienza del male solo vietandoci di compierlo; o, se lo si è compiuto, pentendosene.
Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima.
È di gran sollievo pensare che il male che ti è accaduto, tutti prima di te l'han sofferto, e tutti lo soffriranno.
Chi si rallegra del male altrui, non troverà chi compianga il suo.
I mali si vedono facilmente da tutti; le cagioni da pochissimi; i rimedii quasi da nessuno.
Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Né dopo si sentirebbero peggiori.
Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.