Raro cade chi ben cammina.
Si come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
La sapienza è figliola dell'esperienza.
Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro.
Chi più possiede, più debbe temere di non perdere.
Lo corpo nostro è sottoposto al cielo, e lo cielo è sottoposto allo spirito.
Il cadere non esclude il librarsi. Dalla caduta sorge l'ascesa.
Star seduti in tutti i casi toglie il pericolo di cadere.
Solo chi cade offre la vista edificante di rialzare il capo dal fondale sottostante.
Nell'ambito dei fatti morali, il cadere non esclude il librarsi. Dalla caduta sorge l'ascesa.
Chi cammina talvolta cade. Solo chi sta seduto non cade mai.
Solo chi cadde può dare altrui l'edificante spettacolo del rialzarsi.
Ciò che fa cadere è anche ciò che fa rialzare.
A chi sta in alto la caduta è molto più facile che faccia male.