La sapienza è figliola dell'esperienza.— Leonardo da Vinci
La sapienza è figliola dell'esperienza.
La somma felicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza.
Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
Perché si vede più certa la cosa l'occhio ne' sogni che colla immaginazione stando desto.
Quel pittore che non dubita poco acquista. Quando l'opera supera il giudizio dell'operatore, esso operante poco acquista. E quando il giudizio supera l'opera, essa opera mai finisce di migliorare, se l'avarizia non l'impedisce.
Molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.
Accumulare sapienza è male quanto accumulare denaro. Una volta o l'altra bisogna cominciare a far partecipi gli altri di ciò che si sa.
L'autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo anche le cose che gli altri non sanno come se le avessero soltanto dimenticate, proponendole dunque nel linguaggio che sanno, trasparente e piano.
Occorre scienza, sapienza e cuore.
Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
Come certi scogli protesi verso il mare profondo fanno sì che questo vi si infranga, ed essi, pur colpiti per tanti secoli, non mostrano alcun segno della furia marina, così l'animo del sapiente è saldo e racchiude in sé tale vigore da essere al riparo dall'offesa.
La Grande Sapienza tutto abbraccia, la piccola sapienza distingue; le grandi parole compongono i contrari, le piccole parole discutono di futilità.
La sapienza ha dunque tre dimore: la prima inedificata, eterna, perché è essa stessa la sede dell'eternità; la seconda, sua primogenita, è questo mondo visibile; la terza, sua secondogenita, è l'anima dell'uomo.
La sapienza procura a chi la coltiva il godimento dei veri beni; essa sola dovrebb'essere lo scopo de' nostri voti, ma le passioni la contrariano, i vìzi la maltrattano, e tutti gli aditi le sono chiusi.
La sapienza divina aveva preveduto che Giuda, libero di non dare il bacio del traditore, l'avrebbe tuttavia dato. In tale modo essa ha adoperato il delitto dell'Iscariota a guisa di pietra nell'edificio meraviglioso della redenzione.