Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
L'uomo è l'unico essere che non voglia essere quello che è.
Ci sono uomini colti persino tra i professori.
Un libro fatto è un istante passato, un gradino che ci ha servito per portarci più in alto.
Nell'architettura noi troviamo due o tre creazioni che manifestano i bisogni della vita intima; e sono la casa, la torre, il chiostro; inoltre la chiesa cristiana.
L'Italia è una speranza storica che si va facendo realtà.
Il linguaggio è la veste del pensiero.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
Il linguaggio è l'armonia della mente umana; a un tempo contiene i trofei del passato e le armi per future conquiste.
Chi non perdona al linguaggio non perdona alla cosa.
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Il linguaggio è la casa dell'essere e nella sua dimora abita l'uomo.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.