Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
La coerenza è la virtù degli imbecilli.
Le macchine si guastan con l'uso; i violini con il riposo.
Se l'uomo scoprisse la verità non ci sarebbe più vita sulla terra: tutti si ammazzerebbero, se sapessero che la vita è un gioco nel quale nessuno vince.
L'Italia si divide in due parti: una europea che arriva all'incirca a Roma, e una africana o balcanica, che va da Roma in giù. L'Italia africana o balcanica è la colonia dell'Italia Europea.
Ben scrisse un sofista greco, che l'uomo è la misura delle cose: ma si dimenticò che le cose sono misura dell'uomo.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Il linguaggio è la casa dell'essere e nella sua dimora abita l'uomo.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.