Chi non perdona al linguaggio non perdona alla cosa.
Uno scrive perché vede, l'altro perché sente dire.
Nei casi dubbi si decida per il giusto.
I Tedeschi si definiscono anche il popolo di Schopenhauer, mentre Schopenhauer era così modesto da non ritenersi affatto il pensatore dei Tedeschi.
La donna più spensierata ama al servizio di un'idea, mentre l'uomo ama al servizio di un bisogno. Persino la donna che sacrifica soltanto a un bisogno altrui è moralmente superiore all'uomo che serve soltanto il proprio.
Un uomo con fantasia artistica riesce ancora a diventare masochista di fronte a una donna vera e sadico con una donna finta. Da quest'ultima si espelle brutalmente la coltivata snaturatezza, finché non traspare la donna. Di fronte a colei che lo è già non resta altro che adorarla.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
Un linguaggio è un gigantesco "come se".
Il linguaggio è la veste del pensiero.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.