Non c'è linguaggio senza inganno.
I fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.
Viviamo in un paese dove si verificano sempre le cause e non gli effetti.
La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.
È l'ora in cui le cose perdono la consistenza d'ombra che le ha accompagnate nella notte e riacquistano poco a poco i colori, ma intanto attraversano come un limbo incerto, appena sfiorate e quasi alonate dalla luce: l'ora in cui meno si è sicuri dell'esistenza del mondo.
Si sente solo e sperduto in quella storia di sangue e corpi nudi che è la vita degli uomini.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Il linguaggio è l'armonia della mente umana; a un tempo contiene i trofei del passato e le armi per future conquiste.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Il linguaggio è la veste del pensiero.