Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini.
Ci sono dei treni non puntuali che non sanno abituarsi ad attenersi ai loro ritardi.
Quando brucia il tetto non serve né pregare né lavare il pavimento. Comunque pregare è più pratico.
La donna più spensierata ama al servizio di un'idea, mentre l'uomo ama al servizio di un bisogno. Persino la donna che sacrifica soltanto a un bisogno altrui è moralmente superiore all'uomo che serve soltanto il proprio.
Oggi chi esagera ha buone probabilità di venir sospettato di dire la verità. Chi inventa, di essere informato.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
Un linguaggio è un gigantesco "come se".
Il linguaggio è la casa dell'essere e nella sua dimora abita l'uomo.
Il linguaggio è la veste del pensiero.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio è l'armonia della mente umana; a un tempo contiene i trofei del passato e le armi per future conquiste.