Un credo è come una ghigliottina, altrettanto pesante, altrettanto leggero.
Non è necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare neppure, aspetta soltanto. Non aspettare neppure, resta in perfetto silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non ne può fare a meno, estasiato si torcerà davanti a te.
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
La nostra arte è un essere abbagliati dalla verità: vera è la luce sul volto che arretra con una smorfia, nient'altro.
L'ufficio non è un'istituzione stupida; si direbbe che appartenga più al campo del fantastico che a quello dello stupido.
Trarre dalla malattia, specialmente quando non è veramente tale, la maggior dolcezza possibile. Essa ne contiene molta.
Non l'avrei visto se non ci avessi creduto.
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda ci devi credere tu.
Se dunque qualcuno vuol conoscere quello che deve credere, deve rendersi conto che non potrà capire di più parlandone, che credendo.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
No, non fa male credere, fa molto male credere male.
Credi a tutto ciò che è scritto sul giornali? lo sì. Oggi non accade che l'illeggibile.
Credo sì e no, come uno che ha paura di sperare e che sperando sa di aver paura.