Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
Tutti si scagliano contro l'egoismo come se fosse possibile sopravvivere senza. Da biasimare è solo il suo eccesso.
L'espressione letteraria più autentica è il diario. Scrivere come si vive.
Le virtù annoiano, le qualità lasciano indifferenti, i vizi rendono interessanti.
Se non altro l'aforisma ha il merito di far meditare chi lo formula.
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!
Non credere a nulla, non importa dove l'hai letta o chi l'ha detto, neppure se l'ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.
Credere significa liberare in se stessi l'indistruttibile, o meglio: liberarsi, o meglio ancora: essere.
Dovete credere in qualcosa: l'istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita.
O si pensa o si crede.
Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.
Quali terribili sofferenze mi è costata - e mi costa tuttora - questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti ad essa contrari!
L'esigenza del credere è insopprimibile. Risponde a un bisogno di sicurezza quando a noi manca: e ciò capita spesso.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda ci devi credere tu.