Noi abbiamo bisogno di credere.— Francis Scott Fitzgerald
Noi abbiamo bisogno di credere.
Ogni novellista è un poeta fallito.
Momenti privi di eventi che lì per lì sembrano solo un anello tra il passato e il piacere futuro, ma poi si rivelano come il piacere stesso.
Il suo amore aveva raggiunto un punto tale da farla infine sentire infelice, disperata.
Ciascuno si sospetta dotato di almeno una delle virtù cardinali.
La vita era un pasticcio della malora... Una partita di rugby con tutti fuori gioco e senza arbitro: ognuno persuaso che l'arbitro sarebbe stato dalla sua parte.
Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti.
L'ispettore delle imposte crede esattamente il doppio di quello che gli si dice.
Non credo nella durata, credo soltanto negli attimi! E neppure in quelli credo veramente! Credo nell'ebbrezza, poiché so che essa è un inganno infame.
Credo nella lotta armata come unica soluzione per i popoli che lottano per liberarsi.
L'esigenza del credere è insopprimibile. Risponde a un bisogno di sicurezza quando a noi manca: e ciò capita spesso.
Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
Poca gente è degna di non credere a niente.
L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
In quanto a credere, sono pronto a credere tutto ciò che è incredibile.