Poca gente è degna di non credere a niente.
Un uomo non è vecchio finché è alla ricerca di qualcosa.
Forse il pessimista è in errore quando afferma il nulla, ma si ammetterà che ha molte scuse per il suo pronostico atroce.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.
Non esiste felicità intelligente.
Non credere a nulla, non importa dove l'hai letta o chi l'ha detto, neppure se l'ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.
Ognuno è incline a credere in ciò che desidera, da un biglietto della lotteria a un passaporto per il paradiso.
Posso credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile.
Alcuni affermano di credere tutto quello che la Chiesa crede, ma poi non sanno che cosa la Chiesa crede e quindi è come se non credessero.
Se dunque qualcuno vuol conoscere quello che deve credere, deve rendersi conto che non potrà capire di più parlandone, che credendo.
Ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i peccatori che si credono giusti.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
La parola credere è una cosa difficile per me. Io non credo. Devo avere una ragione per certe ipotesi. Anche se conosco una cosa non è detto che debba crederci.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!
Se non credi più a nessuno niente crede neanche a te.