In quanto a credere, sono pronto a credere tutto ciò che è incredibile.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.
Ritengo sia meglio essere belli che essere buoni. Ma d'altra parte nessuno più di me è disposto ad ammettere che è meglio essere buoni che essere brutti.
Che sciocchezza parlare di matrimoni felici; un uomo può essere felice con qualsiasi donna, purché non la ami veramente.
La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina.
La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.
Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!
Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far credere al mondo di esser già famoso.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
È pericoloso credere e pericoloso non credere.
Ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i peccatori che si credono giusti.
Non l'avrei visto se non ci avessi creduto.
L'esigenza del credere è insopprimibile. Risponde a un bisogno di sicurezza quando a noi manca: e ciò capita spesso.
Tutto è possibile per chi crede.
Accettare una credenza semplicemente perché essa è costume, significa: essere disonesti, essere vili, essere pigri. E così disonestà, viltà e pigrizia sarebbero i presupposti dell'eticità?