Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.
Non si pesano sulla stessa bilancia le offese che si arrecano e quelle che si subiscono.
Uno viene giudicato in base agli amici che si sceglie.
I veri amici si riconoscono nelle disgrazie.
Quando le cose sono ormai successe è inutile pentirsi.
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
Hanno pochi bisogni di pensiero coloro che mai non sentono bisogno di nuove parole.
Giova la parola a nascondere il pensiero, ma anche troppo spesso a nasconderne la mancanza.
Le parole non sono mai pazze... è la sintassi che è pazza.
Una parola muore appena detta: dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere.
Le parole sono per i pensieri quel che è l'oro per i diamanti: necessario per metterli in opera, ma ce ne vuol poco.
La parola è l'ombra dell'azione.
Le parole sono come le foglie, dove abbondano raramente nascondono un frutto.
Le parole possono ferire o spezzare il cuore, e anche l'anima. Non lasciano lividi, non rompono le ossa; perciò, per chi fa male con le parole non c'è la prigione.
Chi non dice nulla fa fronte a tutto. Una parola che vi sfugga, presa nell'ingranaggio sconosciuto, può trascinarvi interamente sotto non si sa quali ruote.
Le parole suscitano affetti e sono il mezzo comune con il quale gli uomini si influenzano tra loro. Non sottovaluteremo quindi l'uso delle parole nella psicoterapia.