Le parole formano il filo col quale leghiamo le nostre esperienze.
Voi conoscerete la verità, e la verità vi renderà folli.
Un uomo può avere forti princìpi umanitari e democratici, ma se è stato allevato al culto del bagno, del cambio di camicia e dell'aria fresca, dovrà vincere alcune ripugnanze fisiche prima di arrivare a mettere in pratica quei princìpi.
Tale è la natura del potere che anche coloro i quali, pur non cercandolo, vi sono stati costretti, tendono ad acquisirne il gusto, a desiderarne di più.
Non esistono formule, né metodi: solo amando noi impariamo ad amare.
La stragrande maggioranza degli esseri umani non sono interessati alla ragione o soddisfatti di ciò che insegna.
Ogni parola parlata è una divinità momentanea.
Le parole suscitano affetti e sono il mezzo comune con il quale gli uomini si influenzano tra loro. Non sottovaluteremo quindi l'uso delle parole nella psicoterapia.
L'uomo per la parola, e il bue per le corna.
Le parole più belle del mondo non sono "Ti amo" ma "È benigno!".
Molte parole non sono mai indizio di molta sapienza.
Dio maledica le parole, che mettono in moto cose più grandi di loro, e cose brutte.
La parola è un gran signore, che con piccolissimo corpo e del tutto invisibile, divinissime cose sa compiere; riesce infatti e a calmar la paura, e a eliminare il dolore, e a suscitare la gioia, e ad aumentar la pietà.
Le parole sono azioni.
Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero,: con l'aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.
Le parole sono per i pensieri quel che è l'oro per i diamanti: necessario per metterli in opera, ma ce ne vuol poco.