Dove le parole finiscono, inizia la musica.— Heinrich Heine
Dove le parole finiscono, inizia la musica.
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
La persecuzione di chi la pensa diversamente è soprattutto monopolio del clero.
È il genio, come una perla nell'ostrica, solo una splendida malattia?
Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.
Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che questi siano impiccati.
Le canzoni, anche quelle brutte, servono a conservare la memoria del passato, più della musica colta, per quanto sia bella.
Ciò che mi aspetta è nella mia anima e nella musica alla quale mi abbandono come esperienza totale: senza confine.
La musica è un quietivo della volontà; non lo redime per sempre dalla vita, ma solo per brevi istanti, e non è ancor una via a uscir dalla vita, ma solo a volte un conforto nella vita stessa.
L'esperienza mi dice che si conosce un'opera intimamente solo quando si può cantarla mentalmente a sé stesso e quasi ricrearla nella propria mente.
È l'ascoltatore che deve piangere, non la musica.
La musica, intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.
Nella musica "industriale" è immanente l'irreversibilità del tempo. Essa è musica entropica, musica che si distrugge da sé. La musica leggera è la fattispecie dell'autodissolvimento della musica. E tuttavia è l'unica forma di musica che ha senso per tutti.
Le note sono disciplina, formano il carattere e il gusto. Un errore trascurare la musica, è un' ottima insegnante.
La musica è il più caro e il più sgradevole dei rumori.
Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio.