Nelle parole c'è qualcosa d'impudico.
Date una compagnia al solitario e parlerà più di chiunque.
Le donne erano stupide e smorfiose: l'infatuazione degli uomini le rendeva necessarie; bastava mettersi d'accordo e non cercarle più, per togliere a tutte la superbia.
In fondo, il segreto della vita è di fare come se ciò che ci manca più dolorosamente noi l'avessimo. Il precetto cristiano è tutto qui. Convincersi che tutto è creato per il bene, che c'è la fraternità umana - e se ciò non è vero, che importa?
La strategia amorosa si sa adoperare soltanto quando non si è innamorati.
Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il Cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio.
Le parole tradiscono il pensiero, ma mi sembra che le parole scritte lo tradiscano ancor di più.
La parola è un bel dono; ma non rende la ricchezza del nostro interno; è un riflesso smorto e tiepidissimo del sentimento, e sta alla sensazione come un sole dipinto al sole della natura.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Chi fu il balordo che disse: "Le belle parole non condiscono le rape"? In società, metà delle rape sono servite e insaporite con quest'unica salsa.
Abituati a considerare con estrema attenzione le parole degli altri, e per quanto puoi entra nell'anima di chi sta parlando.
Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico.
La parola, la madre del pensiero.
Probabilmente ci sono parole che sono rivolte esattamente alla nostra condizione e che, se potessimo veramente udirle e capirle, sarebbero, per la nostra vita, più salutari del mattino o della primavera; e forse ci farebbero vedere le cose sotto una diversa luce.
Le parole in determinati momenti possono essere dei fatti.
Accademie il cui compito sarebbe di abolire, di tanto in tanto, certe parole.