Lavorare stanca.
La difficoltà di commettere suicidio sta in questo: è un atto di ambizione che si può commettere solo quando si sia superata ogni ambizione.
C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria.
Se una donna non tradisce, è perché non le conviene.
Si resiste a star soli finché qualcuno soffre di non averci con sé, mentre la vera solitudine è una cella intollerabile.
La massima sventura è la solitudine; tant'è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
Il lavoro è l'amore reso visibile.
Questo secolo di pedagogia proletaria predica la dignità del lavoro, come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
Il lavoratore che assolve il dovere sociale senz'altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo.
Non esistono surrogati del duro lavoro.
Se le masse lavoratrici rimangono in uno stato di miseria e di abbrutimento, non v'è grandezza di popolo, né dentro, né oltre i confini della Patria.
La tecnologia non si è tanto sostituita al lavoro, quanto piuttosto ha allontanato i lavoratori dai processi produttivi.
Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo.
Con l'abitudine, il lavoro appare più leggero.
Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
Si è troppo inclini a credere che, se si ha un po' di talento, il lavoro debba riuscire facile. Impegnati sempre, uomo, se vuoi fare qualche cosa di grande.