Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio.
Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
Nessuno può vivere felice se bada solo a sé stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.
Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza.
La donna è allor sincera che mostrasi cattiva.
Concedete al corpo solo quanto basta a mantenerlo in salute.
Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.
Il lavoro è parte speciale di quelle condizioni indispensabili che una società veramente umana deve garantire perché ognuno possa non solo sopravvivere e vivere ma ancora di più realizzare se stesso secondo il disegno di Dio.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà - per se stesso, non per gli altri - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
Tutta la grandezza del lavoro è dentro l'uomo.
È la fatica dell'uomo che nutre l'ozio alle donne.
Ogni lavoro comincia con travaglio.
Naturalmente il lavoro non può dare felicità se non ha successo. Ma se lo ha, riempie le giornate e dà un'immensa gioia.
Per attrarre, il lavoro dev'essere già fatto a metà e bene.
Vogliamo scansare il lavoro. La persona del Cristo compì le conversioni più grandi quando era più stanco.